Il Gufo brontolone
Di Steve Smallman - ill. di Richard Watson. Ed. De Agostini.
Età di lettura: da 3 anni
Età di lettura: da 3 anni
Un nuovo albo illustrato nella nostra libreria: Il Gufo Brontolone. Di Steve Smallman - ill. di Richard Watson. Ed. De Agostini.
Età di lettura: da 3 anni
Nel bosco Delizioso vivono tanti animali felici: gli uccellini, i coniglietti, la volpe e il grande orso bruno. L'unico ad essere sempre di cattivo umore è il Gufo Bastiano che passa le sue giornate sul "ramo seccato". "Questo ramo infatti, è riservato solo a chi è SECCATO!" Lui brontola continuamente per ogni cosa. Ha sempre la luna storta; i suoi amici però vogliono aiutarlo... riusciranno a fargli tornare il buon umore?
Questo albo, dalle vivaci illustrazioni, è molto dinamico: per l'impaginazione a doppia pagina che si alterna; per i testi "urlati" da Bastiano e per le nuvolette nere molto incisive. Il tutto è molto divertente e trovo davvero geniale l'idea del "ramo seccato", un posto dove andare a brontolare quando siamo arrabbiati.
Portiamo i nostri bambini sul ramo seccato quando sono arrabbiati e vedremo che insieme a Bastiano e ai suoi amici, ritroveranno il buon umore.
A.C.
Età di lettura: da 3 anni
Nel bosco Delizioso vivono tanti animali felici: gli uccellini, i coniglietti, la volpe e il grande orso bruno. L'unico ad essere sempre di cattivo umore è il Gufo Bastiano che passa le sue giornate sul "ramo seccato". "Questo ramo infatti, è riservato solo a chi è SECCATO!" Lui brontola continuamente per ogni cosa. Ha sempre la luna storta; i suoi amici però vogliono aiutarlo... riusciranno a fargli tornare il buon umore?
Questo albo, dalle vivaci illustrazioni, è molto dinamico: per l'impaginazione a doppia pagina che si alterna; per i testi "urlati" da Bastiano e per le nuvolette nere molto incisive. Il tutto è molto divertente e trovo davvero geniale l'idea del "ramo seccato", un posto dove andare a brontolare quando siamo arrabbiati.
Portiamo i nostri bambini sul ramo seccato quando sono arrabbiati e vedremo che insieme a Bastiano e ai suoi amici, ritroveranno il buon umore.
A.C.

Questo classico della letteratura per ragazzi, è sicuramente uno dei miei albi preferiti, per la potenza del messaggio e la suggestione delle illustrazioni. Mi piace molto leggerlo durante i laboratori di lettura animata.
Una sera Max, un ragazzino molto, molto vivace, indossò il costume da lupo e ne combinò di tutti i colori facendo terribili dispetti anche al cane. La mamma esasperata gli gridò “mostro selvaggio!”. Lui, senza alcun rimorso, le rispose “ed io ti sbrano!” Così la mamma lo mandò a letto senza cena.
Max pieno di rabbia, vide crescere nella sua stanza una foresta piena di alberi alti fino al soffitto. Poi vide anche il mare e una barchetta. Max ci salì e cominciò un lungo viaggio che durò un anno o poco più fino a condurlo al paese dei mostri selvaggi. I terribili mostri, illustrati spaventosamente, alla sua vista “ruggirono terribilmente, digrignarono terribilmente i denti, rotearono tremendamente gli occhi e mostrarono gli artigli orrendi” fino a che Max gli gridò: “a cuccia!” Poi Max fissandoli negli occhi gialli senza batter ciglio riuscì a domarli e quelli spaventati, lo proclamarono più mostro selvaggio di tutti e re di tutti i mostri selvaggi. Per festeggiare attaccarono la ridda selvaggia dove Max ballò per tutta la notte con i mostri rivolgendosi alla luna, finchè annoiato, li cacciò via a letto senza cena.
Così si sentì solo e cominciò ad avere nostalgia della sua casa tanto da sentire un profumino di cose buone da mangiare: decise allora di rinunciare ad essere re e di tornare a casa sua. Salutò i mostri selvaggi molto contrariati (che in realtà volevano mangiarselo!) e riprese il suo viaggio che durò un anno o poco più. Quando finalmente arrivò nella sua stanza, trovò la cena ad aspettarlo.
Chi non è mai stato Nel paese dei mostri selvaggi almeno una volta? Tutti noi, quando siamo accecati dalla rabbia e non riusciamo a gestire le nostre emozioni, perdiamo il controllo e ci comportiamo da veri selvaggi.
I mostri selvaggi, illustrati magistralmente dallo stesso autore, sono metafora del mostro che risiede in ognuno di noi, che scalcia e che a volte non si riesce a dominare. La ridda selvaggia è il momento in cui sfoghiamo tutta la nostra ira, fino a liberare tutti i nostri istinti ballando con orribili creature. Questo momento però dopo un pò si dissolve, ripartiamo per il lungo viaggio verso la quiete. Ci togliamo il costume da lupo e torniamo a sentire il forte bisogno di ritrovare chi ci vuole bene ed è disposto a perdonarci anche quando diamo il peggio di noi.
Come gli adulti anche i bambini provano queste emozioni e questa storia, anche attraverso le illustrazioni che sanno spaventare e attrarre allo stesso tempo, è molto preziosa per loro per imparare a riconoscere la rabbia e le fasi che la caratterizzano.
A.C.
Il mio Nome è No! di Marta Altès - Sinnos, I tradotti - 2012
E' la storia di un cagnolino combina guai che pensa di chiamarsi No perchè la sua famiglia continua a gridargli "No" a tutto quello che fa. E pensa di essere di essere proprio un bravo cagnolino e che tutti, chiamandolo sempre per nome, gli vogliono un gran bene. Però ha un dubbio che lo tormenta...
Leggerlo ai bambini sarà piacevolissimo, perchè è ironico giocando con quest'equivoco divertentissimo; ed è dinamico con il testo breve che si alterna alle illustrazioni su pagina bianca o su sfondi pieni. Poche parole, tante belle illustrazioni per un messaggio che fa riflettere.
A.C.
Salomè ha un amichetto che le fa tanti dispetti: si chiama Ernest. Dopo che le ha tirato i capelli, le ha tolto il cappuccio e le ha fatto cadere gli occhiali, racconta tutto alla sua mamma che le risponde dicendole: “Secondo me Ernest è innamorato di te”. Ma cosa vuol dire innamorato? È questa la domanda che Salomè farà a scuola ai suoi compagni ed
E' la storia di un cagnolino combina guai che pensa di chiamarsi No perchè la sua famiglia continua a gridargli "No" a tutto quello che fa. E pensa di essere di essere proprio un bravo cagnolino e che tutti, chiamandolo sempre per nome, gli vogliono un gran bene. Però ha un dubbio che lo tormenta...
Leggerlo ai bambini sarà piacevolissimo, perchè è ironico giocando con quest'equivoco divertentissimo; ed è dinamico con il testo breve che si alterna alle illustrazioni su pagina bianca o su sfondi pieni. Poche parole, tante belle illustrazioni per un messaggio che fa riflettere.
A.C.
L’Innamorato di Rebecca Dautremer –
Rizzoli 2008

ognuno di loro, pagina dopo pagina, proverà a dare la sua definizione fatta di divertenti giochi di parole che la bambina interpreterà a modo suo.
Così quando Etienne le dice che gli innamorati stanno dentro le fiabe lei gli chiederà: “Allora gli innamorati esistono solo per finta?”; o quando Noa, che aveva sentito parlare di colpo di fulmine, teme che poi, quando si è innamorati, pioverà e, così Salomè pensa che un innamorato dovrebbe sempre avere un ombrello a portata di mano. E’ con questa delicatezza, ricca di metafore che Salomè, con la più candida spontaneità, cercherà di scoprire un sentimento nuovo che le fa battere il cuore. E lo farà grazie alla poesia del racconto, fatto soprattutto di illustrazioni poetiche, raffinate ed oniriche che sanno andare oltre il testo, regalando un atmosfera magica e avvolgente. Gli sfondi dalle calde sfumature del rosso si alternano a quelli bianchi che mettono in evidenza i divertenti personaggi che sembrano saltellare da una pagina all’altra, pronti a svelare il mistero dell’innamoramento.
Così quando Etienne le dice che gli innamorati stanno dentro le fiabe lei gli chiederà: “Allora gli innamorati esistono solo per finta?”; o quando Noa, che aveva sentito parlare di colpo di fulmine, teme che poi, quando si è innamorati, pioverà e, così Salomè pensa che un innamorato dovrebbe sempre avere un ombrello a portata di mano. E’ con questa delicatezza, ricca di metafore che Salomè, con la più candida spontaneità, cercherà di scoprire un sentimento nuovo che le fa battere il cuore. E lo farà grazie alla poesia del racconto, fatto soprattutto di illustrazioni poetiche, raffinate ed oniriche che sanno andare oltre il testo, regalando un atmosfera magica e avvolgente. Gli sfondi dalle calde sfumature del rosso si alternano a quelli bianchi che mettono in evidenza i divertenti personaggi che sembrano saltellare da una pagina all’altra, pronti a svelare il mistero dell’innamoramento.
Ogni risposta viene amplificata dall’illustrazione che diventa la scenografia di una tematica molto delicata ed importante per i bambini e per gli adulti: cosa significa essere innamorati?
Sfogliandolo non si può fare a meno di soffermarsi a pensarci.
Note sull’autrice
Rebecca Dautremer è un’illustratrice francese contemporanea molto apprezzata nel mondo della letteratura per ragazzi. Per il suo stile inconfondibile e raffinato, è molto amata in tutto il mondo.
A. C.
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